Complesso monumentale e sale reali chiusi per restauri in corso.

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CAMMINI

CAMMINI DI CARDITELLO, DA TERRA DEI FUOCHI AD ITINERARIO ECOTURISTICO

Il rilancio del Real Sito di Carditello riparte da viaggi lenti e sostenibili – da percorrere in handbike, in bicicletta e a piedi – con la rete dei Cammini di Carditello e una nuova offerta ecoturistica dedicata agli amanti della natura e dello sport.

Un innovativo modello di fruizione per i beni culturali, completamente orientato al benessere dei visitatori, all’inclusività e allo sviluppo del territorio, ormai bonificato grazie all’azione della Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais, in sinergia con Regione CampaniaSMA CampaniaComuni di San Tammaro e Capua.

Il progetto, già presentato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, si completerà in estate con l’inaugurazione degli altri due sentieri mappati dal Club Alpino Italiano e dalla Federazione italiana camminatori sportivi.

Il progetto dei Cammini – spiega Roberto Formato, direttore della Fondazione Real Sito di Carditello – racchiude tutti i nostri valori sociali, ambientali, inclusivi e culturali. Una sfida ambiziosa che rilancia l’intero territorio della Campania Felix, troppo spesso identificato solo come Terra dei Fuochi, promuovendo anche le attività di gelsicoltura e bachicoltura, dopo aver piantato un migliaio di piante di Gelso bianco e promosso un bando con Coldiretti Caserta per stimolare i giovani coltivatori locali. Opportunità, stili di vita e luoghi dimenticati,che necessitano di essere riscoperti e valorizzati con lentezza. Carditello deve diventare un punto di riferimento per turisti sostenibili e comunità coinvolte, che potranno beneficiare delle ricadute economiche grazie a questa crescente motivazione di viaggio, integrata con l’esperienza delle passeggiate nel bosco, i percorsi di ippoterapia che stiamo attivando, le attività per famiglie e bambini speciali, e le visite culturali nella Reggia di Carditello”.

La rete dei Cammini di Carditello si estende da Capua a San Tammaro (Caserta) con un unico denominatore comune: la Reggia di Carditello come punto di arrivo per chi sceglie viaggi ad impatto zero, immersi nella natura della Reale Tenuta di Ferdinando IV di Borbone.

Per capire ancora meglio l’importanza del progetto promosso dalla Fondazione, basta osservare i numeri del percorso: in totale, 2.000 ettari di boschi e terreni agricoli; 28 chilometri da attraversare in circa 6 ore di tempo; 3 itinerari ciclo-pedonali tematici, denominati Sentiero dei gelsi (distanza 9 km, durata 1 orae 40 minuti), Sentiero della bufaleria (12 km, 2 oree 10 minuti) e Sentiero dell’acquedotto Carolino (km, 2 oree 30 minuti). E non solo.

Tra le curiosità da scoprire sul territorio, un gelso secolare, una chiesa antica, la canetteria dei Borbone, un allevamento di bufale e Porta S. Antonio – edificio borbonico che ospitava uno dei mulini dei Regi Lagni e che, in futuro, potrà sopravvivere in parte con una ricostruzione virtuale – con tanto di oasi informative, servizi turistici e laboratori didattici per bambini.

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